Dipartimento
Direzione sanitaria aziendale

Gruppo di storytelling

"Stories-19. Assembramento di storie dal contagio emotivo"

Alcuni pazienti colpiti da Covid-19, dopo aver superato la fase acuta della malattia, prima della dimissione e del ritorno a casa, necessitano di cure di riabilitazione effettuate presso il reparto di Medicina Fisica e Neuro Riabilitazione (MFNR) dell'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, diretto dalla dr.ssa Federica Gamna. A maggio, oltre al programma riabilitativo, è iniziato un progetto di storytelling, condotto da 2 fisioterapisti, Gianluca Grazzini e Angela Iachino, e da 1 infermiera, Michela Atterrato. Il progetto, "Stories-19 - Assembramento di storie dal contagio emotivo" nasce con l'intento di approfondire i ricordi e l'immaginario dei pazienti che hanno vissuto un periodo di cure presso le terapie intensive del San Luigi, in prevalenza sottoposti a procedure invasive, quali la ventilazione meccanica, la sedazione, la curarizzazione.
I pazienti hanno vissuto un'esperienza traumatica che, oltre alla situazione di precarietà e di sofferenza fisica ed emotiva, si è sommata agli effetti di farmaci che possono causare delle vere e proprie allucinazioni. Il reparto di psichiatria, diretto dal Prof. Maina, garantisce il supporto professionale nell'eventualità in cui emergessero problematiche di tipo psicologico nei soggetti partecipanti.
Oltre ai tradizionali racconti, l'intento è quello di poter realizzare dei video della durata di circa 1 minuto per i pazienti interessati a fare un lavoro di ricerca di immagini e di musiche, che possano cogliere anche a livello simbolico il vissuto provato durante i giorni del ricovero. "Si pensa che possa essere utile puntare alla multimodalità in questo contesto storico nel quale la comunicazione passa in gran parte attraverso i social, permettendo al paziente-narratore di avvalersi di linguaggi differenti per ampliare la sua possibilità di espressione", commentano i conduttori del gruppo.
Gli incontri, di tipo aperto, sono a cadenza bi-settimanale in una delle palestre del reparto di MFNR, nel rispetto della privacy del paziente , in modo integrato e compatibile allo svolgimento del loro lavoro di rieducazione fisioterapica, e nel rispetto delle disposizioni ministeriali in ambito di sicurezza per il Covid.
Ad una prima analisi, ad iniziativa in corso, è possibile rilevare un filo comune nei racconti dei pazienti, che è riconducibile alla difficoltà ad essere separati dai propri cari per così lungo tempo, e che tale vissuto è poi stato mitigato dall'uso di apparecchi per le videochiamate (tablet o smartphone).
Tra le allucinazioni che più spesso sono ricordate dal soggetto sottoposto a sedazione in rianimazione, vi sono il senso di prigionia e di persecutorietà; tra i timori più diffusi vi è quello del ritorno a casa, la paura di essere stigmatizzati dagli altri, oltre alla paura della scarsa responsabilizzazione delle persone nei confronti del rischio della malattia.