Dipartimento
Direzione sanitaria aziendale

Donazioni e trapianti di organi

Da molti anni l'Italia, pur con notevoli disomogeneità fra le diverse regioni (in particolare fra le aree del nord e del sud del paese), ottiene pregevoli risultati nel panorama europeo della Medicina delle Donazioni ed in particolare occupa il primo posto per le donazioni di cornee.

In questo scenario il Piemonte si colloca fra le regioni più attive e l'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano risulta molto operosa nelle donazioni di organi e tessuti, soprattutto in quelle di cornee. Nel 2019, in particolare, al San Luigi ci sono stati 3 donatori effettivi di organi (dal 2000 ad oggi questo è stato il limite/annuo massimo raggiunto, replicato per altre 6 volte); nello stesso anno, 2019, è da rimarcare il risultato delle donazioni di cornee che hanno raggiunto quota 63 donatori, massimo storico da sempre, nonché secondo risultato assoluto in regione dopo quello della Città della Salute.

Purtroppo la pandemia del Coronavirus ha rallentato l’attività di donazione e trapianti di organi e tessuti in Italia; il periodo di «lockdown» ha fortemente ostacolato le attività di donazione e trapianto, che pur non fermandosi completamente, hanno però chiaramente subito un notevole calo: a livello nazionale nel periodo 27 febbraio-16 aprile (quello più critico), si è registrata una diminuzione del 23,5 per cento delle donazioni. A controbilanciare in parte questa perdita si è osservato un significativo e positivo riscontro nel 2020 relativo alla diminuzione del tasso di opposizione al prelievo: nella finestra temporale della pandemia i “no” alla donazione sono scesi dal 33,1 per cento del 2019 al 25,3 per cento. Questo dato testimonia il forte stimolo alla solidarietà che comunque vi è stato nel nostro paese a fronte dell'emergenza sanitaria patita: un aspetto non scontato, visto che negli altri Paesi europei si sono registrati cali decisamente più drammatici delle donazioni, rispetto a quello italiano.

Un plauso va sicuramente allo sforzo straordinario che è stato compiuto da tutti gli operatori sanitari, che, nonostante l'impegno nell’assistenza ai pazienti con Covid-19 ricoverati nelle rianimazioni e nei reparti, hanno proseguito per quanto possibile anche tutte le altre attività ordinarie, fra le quali il procurament di organi e di tessuti.

Al San Luigi, dopo una comprensibile battuta di arresto fra marzo e luglio, un forte segnale di ripresa si è avuto già a partire dal mese di Agosto, che è risultato denso di attività operativa e ri-organizzativa. Si sono avute due donazioni di organi rispettivamente il 1 agosto e il 23 agosto: questo risultato può essere considerato per certi versi “unico”, in quanto l'intervallo di tempo fra le due donazioni è risultato uno dei minori in assoluto registrato dal 2000 ad oggi.

Per altro è significativo segnalare come siano stati prelevati il fegato e i reni di una persona 88enne, che sono stati trapiantati dai centri specializzati della nostra regione, con un brillante esito clinico. Sotto quest’ultimo aspetto, la notizia più gradita è che due persone (una trapiantato di fegato e l’altra trapiantata di reni “in doppio”), grazie proprio agli organi prelevati al San Luigi, iniziano un nuovo percorso di cura che di sicuro aumenterà la loro aspettativa e qualità di vita, come scientificamente dimostrato dalla letteratura trapiantologia, anche in relazione all’utilizzo di organi addominali “attempati”.  Da sottolineare a tal proposito come ormai nel campo dei trapianti di fegato e reni siano stati abbattuti i limiti di età alle donazioni: in molti casi tali organi risultano perfettamente funzionanti anche in età molto avanzate, cosa importante in un paese come il nostro, dove la popolazione risulta una delle più longeve al mondo.

Sempre ad agosto sono ripartite le donazioni di cornee: il risultato è ancora al di sotto della media aziendale mensile del 2019, ma la sensibilità degli operatori nel riprendere quanto prima questa attività testimonia il ruolo “di punta” raggiunto in Regione dal San Luigi in questo specifico campo, ed è di buon auspicio per quanto si spera potrà essere fatto nei prossimi mesi, se non si creeranno nuovamente situazioni di emergenza sanitaria.

L’Azienda, grazie alla proficua collaborazione di tutti, si sta collocando ai vertici della Medicina delle Donazioni del Piemonte. Un grazie particolare a Marco Iudicello, Coordinatore Ospedaliero dei Prelievi di Organi e Tessuti, a tutto il Gruppo di Coordinamento e tutti coloro che a diverso titolo partecipano alle attività finalizzate alle donazioni di organi e tessuti; un “in bocca al lupo”, poi, va fatto a Fabio Passet, che ad Agosto, per la prima volta in qualità di Infermiere Esperto nel Procurement dell’ AOU, ha partecipato a tutte le fasi di una donazione (fine accertamento, verifica idoneità e inizio del mantenimento): una partenza così significativa non potrà che essere di buon auspicio!

L'impegno di ogni operatore sanitario deve rimanere alto, perché purtroppo il numero di organi e tessuti disponibili ancora oggi non copre il fabbisogno di tutti coloro che vivono nella speranza di “quel dono speciale” che può cambiare le loro esistenze. Purtroppo le liste delle persone in attesa sono sempre più lunghe e qualche volta le persone in attesa non riescono a raggiungere il traguardo del trapianto: la speranza è che aumenti sempre di più il numero di quanti esprimono in vita parere favorevole alla donazioni di organi e tessuti.*

Attualmente le  modalità per esprimere la proprio volontà sono le seguenti:

  • attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole o contraria) effettuata presso le Aziende Sanitarie Locali o le Aziende Ospedaliere. Sul sito www.donalavita.net si può consultare l’elenco di tutti gli sportelli ASL/AO della regione Piemonte e della Valle d’Aosta (http://www.donalavita.net/dichiarazione-di-volonta/
  • attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole o contraria) effettuata presso le Anagrafi dei Comuni che hanno attivato il sistema, al momento del rilascio/rinnovo del documento d’identità, allo stesso indirizzo Web di prima (http://www.donalavita.net/dichiarazione-di-volonta/) è consultabile anche l'elenco dei comuni che hanno attivato il servizio
  • attraverso una dichiarazione scritta (tesserino o testamento olografo) che il cittadino deve portare con sé fra i propri documenti;
  • attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole) iscrivendosi all’AIDO;

In ogni momento della vita è sempre possibile cambiare idea: la legge prevede esplicitamente che, in presenza di più dichiarazioni discordanti, vale quella più recente, quindi per il medico è vincolante la dichiarazione di volontà del defunto redatta per ultima in ordine di tempo; i familiari del defunto possono presentare ai medici le dichiarazioni di volontà del proprio congiunto, se ne sono in possesso e se è chiaramente evincibile l'autenticità e la provenienza del documento.

I medici interpelleranno sempre i familiari aventi diritto affinché siano testimoni della volontà del defunto (anche in assenza di dichiarazioni scritte o registrate presso i competenti uffici), in modo da far attuare sempre la volontà del loro congiunto, indipendentemente dal fatto che la volontà in vita fosse favorevole o contraria alla donazione.