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Direzione generale

CRESM - neurofilamenti sierici (sNFL)

Nuovo contributo del CRESM del San Luigi all’avanzamento della ricerca sulla Sclerosi Multipla, con uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica Multiple Sclerosis.
I neurofilamenti sierici (sNFL) sono ad oggi il marcatore più promettente in sclerosi multipla per monitorare l'andamento di malattia e l'efficacia delle terapie, ma la loro applicabilità nella pratica clinica richiede conferma da esperienze di “real life”.
In questo lavoro, condotto nel Laboratorio di Neurobiologia del CRESM, recentemente pubblicato su "Multiple Sclerosis and Related Disorders" sono stati misurati i sNFL in 908 campioni di pazienti SM afferenti al CRESM per controlli di routine.
È stato osservato che anche tra i pazienti considerati più stabili, in trattamento con terapie ad elevata efficacia da più di 5 anni, vi sono casi in cui i sNFL sono elevati, meritevoli quindi di approfondimenti clinici e radiologici per indagare circa la presenza neuronfiammazione, neurodegenerazione o co-morbidità. Lo studio supporta quindi l'introduzione della misurazione dei neurofilamenti nella pratica clinica corrente.
Dal 2002 il CRESM del San Luigi è Centro di riferimento regionale per il Piemonte, per l’attività di ricerca scientifica sulle terapie e sui trattamenti riabilitativi fisioterapici. Il CRESM è diretto da Alessia Di Sapio.
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa progressivamente invalidante, che ha forti ripercussioni sulla vita sociale del paziente e dei suoi familiari. I numeri della malattia sono in aumento: solo in Piemonte risultano oltre 4.300 le persone colpite da questa patologia con una netta prevalenza di donne e giovani tra i 20 e i 40 anni di età.

 

CRESM - neurofilamenti sierici (sNFL)
CRESM - neurofilamenti sierici (sNFL)